Quando i bimbi ritornano a casa: le storie di Claudia e Sofia

Suor Meheret, la madre superiora, molto cortesemente si offre di accompagnarci con il fuoristrada della Missione e porta con se dei vestitini e dei soldi da dare al padre di Claudia, la prima bambina da noi sostenuta e che porta il nome della nostra Claudia scomparsa. Le suore infatti continuano ad occuparsi dei bambini anche dopo, con aiuti in denaro ed indumenti, assicurandosi che frequentino se possibile una scuola, ma soprattutto si accertano che il rientro in famiglia sia desiderato. In questa realtà sociale, dove troppo spesso le donne muoiono ancora di parto, i mariti rimasti vedovi sono soliti prendere una nuova moglie, che accudisca anche gli altri figli avuti in precedenza. Il padre di Claudia oggi ha sei figli, ed è alla terza moglie.

E Claudia non è la piu piccola. Dopo averla affidata all'orfanotrofio, il padre si è risposato ed ha avuto dalla nuova moglie altri due bambini. I familiari di Claudia sembrano comunque volerle bene.

La bambina e benvoluta come se fosse sempre vissuta con loro, anzi, è particolarmente affezionata ad uno dei fratelli piu grandi e alla nonna materna che vive in un villaggio vicino (parliamo sempre di 10 km a piedi!).

Veniamo accolti con molta ospitalità. Ci offrono il caffè con una cerimonia di rito antichissimo che dura circa un'ora e poi ci invitano a mangiare con loro. Assaggiamo cosi delle squisite uova strapazzate al pomodoro, pane sottile (injera) e birra fatta in casa facendo fermentare l'orzo del loro raccolto.
Quando andiamo via ci regalano una gallina (viva).
Lungo il percorso troviamo una scuola in costruzione al servizio di più villaggi, e questo ci fà sperare che anche Claudia possa studiare.

Anche Sofia è tornata in famiglia da pochi mesi. La sua casa non è distante dalla strada come quella di Claudia, anzi è a circa un chilometro dalla strada principale che viene da Asmara, eppure anche qui la mamma si è sacrificata nel darle la vita.
Oggi la bimba, che ha quattro anni, vive con il padre che ne ha circa settanta. Il padre, che non ha altri figli, non si è risposato e la cura, la accudisce, la coccola in maniera molto affettuosa. Tutt'intorno fanno da corona le solite vicine, le altre mamme del villaggio che si occupano di Sofia come se fosse una loro figlia. La bimba, come tutti gli altri bambini, vive praticamente all'aperto, correndo e giocando sui viottoli di terra battuta. La madre superiora ha portato anche qui dei vestiti per lei e dei soldi per il padre. Anche lui ci regala una gallina, anche questa viva.

Quando Sofia capisce che non siamo venuti per portarla via con noi e tornare all'orfanotrofio, scoppia a piangere disperatamente e devono faticare per trattenerla. Infatti per lei la suora è come la mamma. Stavolta andiamo via dispiaciuti.